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LETTERA DEL PRESIDENTE

Care amiche e cari amici membri SIICP,
desidero innanzitutto esprimere a tutti voi la mia più profonda gratitudine per l’onore che mi avete conferito con la carica di Presidente della nostra Società Scientifica; farò il possibile per esserne all’altezza.

La nostra è una società giovane, vivace e in crescita che ha già dimostrato autorevolezza per quel che ha saputo fare. I congressi, i corsi di alta formazione, l’Italian Journal of Primary Care e le collaborazioni con le altre società ribadiscono continuamente il ruolo fondamentale che ricoprono le cure primarie in Italia.

Il mondo delle cure primarie è in continua evoluzione per il modificarsi della richiesta, dei sistemi organizzativi e per la tecnologia; il miglioramento delle prestazioni delle discipline coinvolte non può che passare attraverso un coinvolgimento interdisciplinare e transdisciplinare; la nostra società è nata per questo e per questo mi applicherò.

Ci sono alcuni punti in particolare su cui dovremo concentrare il nostro lavoro:

I soci:
sono il vero nostro patrimonio. Sono fonte di conoscenze, esperienze, abilità e domande. Le interazioni e gli scambi che avvengono fra loro sono la linfa dell’associazione. Il numero degli associati è proporzionale al ruolo che la società scientifica nel panorama italiano, per questo è fondamentale che le attività della SIICP vengano divulgate così come è necessario che ogni singolo socio riceva con periodicità definita una newsletter che lo renda partecipe di ogni azione che la sua società sta compiendo. Tutti noi dovremmo sentirci orgogliosi di far parte di questa comunità. La società si regge sulle le quote di iscrizione per questo dovremmo attivarci tutti per implementarne il numero.

La formazione:
è il nostro fiore all’occhiello. Va programmata sui bisogni delle cure primarie; essa definisce il territorio di azione delle discipline e ha come obiettivo l’ampliamento del campo di azione della Medicina Generale e delle cure infermieristiche del territorio. La formazione impedisce l’espropriazione di competenze, restituisce dignità e ruolo restituendo conoscenze e abilità. La nostra società farà quanto nelle sue possibilità per ribadire che la medicina di famiglia è una specialità e che il luogo naturale del suo insegnamento è l’Accademia. Corsi, convegni, Scuole di alta formazione e materiale di autoapprendimento sono gli strumenti che continueremo a usare.

La ricerca:
una disciplina non esiste se non fa ricerca. Le cure primarie rimarranno subalterne se non forniranno dati. I campi di ricerca in medicina generale sono tanto numerosi quanto lo sono i principi su cui si basa questa specialità. La medicina di famiglia e le cure primarie possono fornire risposte originali a numerosi deficit di conoscenza sia scientifici che professionali. La SIICP può individuare temi di ricerca, costruire protocolli, elaborare dati e diffonderli. Tutti noi possiamo sentirci parte di un organismo complesso in grado di porre domande e trovare le risposte.

La rivista:
l’Italian Journal of Primary Care, nonostante le numerose difficoltà, è nel panorama delle riviste italiane di cure primarie quella con un taglio che più si avvicina a quelle internazionali. La strada è in salita e lunga, ma faremo di tutto perché migliori e perché ogni socio della società ne possa ricevere una copia cartacea.

La Tecnologia:
le cure primarie cambiano per l’evolversi della società civile, per le leggi e per gli ordinamenti ma cambieranno anche per l’evolversi della tecnologia. La miniaturizzazione e il basso costo hanno cambiato la diagnostica e l’informazione. La SIICP si dovrà adoperare perché le cure primarie non siano escluse dal near patient testing, dal far patient testing e dalla digital technology healthcare.

Le Position Papers:
dovremmo far sentire la nostra voce su quanto viene espresso da altre specialità su linee guida, ambiti di competenza, utilizzo di diagnostica e altro. Se pensiamo di avere qualcosa da dire, se pensiamo di dover prendere posizione non dobbiamo temere di farlo. Abbiamo espresso la nostra opinione sulla responsabilità medica nella prescrizione terapeutica, la esprimeremo sulle linee guida per il trattamento dell’ipertensione e del diabete e prederemo posizione su trattamenti di prevenzione e riabilitazione anche in collaborazione con altre società scientifiche di primary care.

L’Europa:
non possiamo non avere contatti e scambi con le societĂ  scientifiche europee e in particolare con le organizzazioni che si occupano di formazione a livello continentale. I nostri rapporti con Wonca ed Euract andranno rafforzati.

Il futuro:
tutte le discipline mediche, le specialistiche in particolare, cambieranno e qualcuna scomparirĂ  grazie alla intelligenza artificiale e alla mobile and new digital technology. Questo avverrĂ  molto velocemente, anche se in tempi diversi, indipendentemente dalla organizzazione dei sistemi di cura, dai sistemi protezionistici che le varie specialitĂ  metteranno in atto e dalla struttura politica delle diverse nazioni. Anche su questo dovremmo aprire un dibattito.

Cari amici, il lavoro da fare non manca, ma con la nostra curiositĂ , la passione per la nostra professione e la voglia di stare insieme ci impegneremo, cresceremo, cureremo meglio i nostri pazienti e ci divertiremo.

Un abbraccio a tutti.

Giuseppe Maso

 

 

 

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