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Si svolge a Bari la dodicesima edizione di ONCOLOGY FOR PRIMARY CARE 2021

Da oltre un anno e mezzo ci siamo trovati a dover contrastare un nemico inatteso che ha modificato non solo i nostri comportamenti, i rapporti interpersonali e tutto quanto eravamo abituati a gestire nella nostra vita quotidiana, ma anche la nostra attività lavorativa.

L’arrivo di un virus sconosciuto ha impattato in modo radicale sulle nostre emozioni, sulla paura di ognuno di noi di ammalarsi, sulla paura dei nostri pazienti, spesso vicina al terrore, sull’ansia che la gestione dei pazienti affetti dal virus ha creato in quanti di noi hanno avuto il compito di gestire direttamente la problematica; categoria di malati che hanno subito ancor di più la pandemia a causa di ritardi, annullamenti di cure o difficoltà di erogazione delle prestazioni dovute al momento contingente.

L’arrivo del virus ha impattato sui sistemi sanitari che sono spesso giunti al limite del collasso con il rischio di lasciare indietro prestazioni fondamentali per le persone che, non affette dal virus, avevano comunque delle problematiche sanitarie irrisolte.
Il blocco degli screening potrà avere un impatto sulla salute dei cittadini che potrebbe essere, a lungo termine, superiore al danno diretto provocato dal visus. I ritardi nelle procedure diagnostiche e negli interventi chirurgici, nonché la necessità di rinviare, fosse anche solo per il distanziamento sociale, visite di follow up e, quello che è peggio, trattamenti attivi, potranno comportare danni nei risultati di sopravvivenza rischiando di inficiare tutti i benefici che derivavano dalle maggiori conoscenze e dai risultati della ricerca, che ci hanno fornito farmaci di maggiore efficacia e possibilità di nuove strategie terapeutiche.
Occorre, a questo punto, ripartire a pieno regime e il 2021 dovrà essere e l’anno della ripresa.
Quello che possiamo aver imparato dall’esperienza COVID è la necessità di una maggiore gestione globale del paziente oncologico, la necessità di una maggiore collaborazione con il territorio non solo in termini di follow up ma anche in termini di gestione delle malattie croniche.

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